ProcidaForum

PER 20 MILIONI IL COMUNE VENDE MEZZO PORTO

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doclubrano
CAT_IMG Posted on 7/10/2008, 22:11




Dopo Tommaso Forestieri, il dibattito si arricchisce della lettera di risposta a firma del Coordinamento Cittadinanza Attiva.


da procida.blogolandia.it clicca Qui
Porto Turistico Procida: NO alla dismissione di una risorsa strategica per l'isola. "Rilanciamo l'iniziativa per il suo pieno controllo e la sua valorizzazione"


Il Vicesindaco Luigi Muro esplicita in una lettera aperta le ragioni che motivano la decisione dell’Amministrazione di vendere il pacchetto azionario del 49% che il comune detiene in Isola di Procida Navigando Spa la società che gestisce il porto turistico e che ha come socio di maggioranza al 51% la Regione Campania. Come Coordinamento Cittadinanza Attiva rivendichiamo il piccolo merito di aver aperto su tale questione un dibattito pubblico, anche con un’istanza che chiede lo svolgimento di un Consiglio Comunale Aperto vista la rilevanza del tema e le implicazioni future che esso comporta per l’isola, superando in tal modo la cronica incapacità, che giustamente il vicesindaco Muro deplora nella sua lettera, dell’Amministrazione Lubrano-Muro di comunicare le proprie scelte amministrative. Limite ben più grave dei presunti mestatori o capopopoli in circolazione ch’egli paventa.

Veniamo al merito. Nella sua lettera il Vicesindaco svolge a favore della vendita tre argomenti preceduti da una ricostruzione storica. Su quest’ultima solo una considerazione: se il comune controllasse il 51% di Isola di Procida Navigando Spa probabilmente non saremmo qui a discutere e se ciò non è accaduto è sulla debolezza del “Sistema Paese”, sulla nostra capacità come Isola di operare congiuntamente (Amministrazione, opposizione, partiti, Associazioni, Cittadini) quando l’obiettivo è condiviso, che dobbiamo riflettere.

Vediamo il primo argomento addotto: il presunto obbligo di legge a vendere.
Recita l’articolo 3 commi da 27 a 32 della legge finanziaria 2008: “Tutte le Amministrazioni pubbliche, Regioni, Comuni, Province, etc, non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessari per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente o indirettamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società.
Da questo articolo, afferma il Vicesindaco, deriva per noi la coercizione alla vendita. Ci sembra una PALESE e FALSA SEMPLIFICAZIONE. Il progresso dell’isola e quindi l’attivazione e gestione di un porto turistico come mezzo per la sua crescita e il suo sviluppo sono evidentemente finalità istituzionali dell’ente comunale (mica stiamo parlando di un allevamento di bufale). Altrimenti si dovrebbe sostenere che l’operazione d’investimento fin qui sostenuta per creare il Porto Turistico era un’operazione meramente speculativa che tradiva dall’inizio i fini istituzionali dell’ente. E ancora perché mai l’obbligo di dismissione è solo per il comune e non per la Regione Campania?

Il fatto che sul mercato si metta un’altra partecipata come la fallimentare per l’interesse pubblico società “Parco Letterario” non prova certo questa obbligatorietà. La legge inoltre stabilisce un termine di 18 mesi entro i quali dismettere. Perchè tutta questa fretta?

E veniamo al successivo argomento del Vicesindaco. Dopo aver trasformato in obbligo di legge ciò che nel nostro caso obbligo non è, ecco un altro colpo di prestigio del mago Zurlì della nostra Amministrazione: rovesciamo una scelta imposta in azione positiva, facciamo di necessità virtù. Con la vendita delle azioni di “Isola di Procida Navigando Spa “possiamo liquidare i mutui che da anni gravano sul bilancio comunale per 700.000 euro all’anno, con grandi vantaggi per le casse comunali e quindi per la comunità isolana. Senza entrare nel merito sulle cause dello stato disastroso del bilancio imputate esclusivamente alle gestioni precedenti la virtuosa gestione Muro nulla da eccepire davanti a questo ardito capolavoro di perizia amministrativa.
Se non che poggia su questa discutibilissima premessa: il porto turistico per il solo fatto di esistere ha già raggiunti i suoi obiettivi d’indotto turistico-commerciale, di creazione di posti di lavoro diretti ed indiretti, di utile per le casse comunali.
Ragionamento interessante che considera il porto turistico non come un investimento produttivo ma come bene finalizzato ad una rendita. La rendita è stabile nel tempo, soggetta a variazioni minime. Al contrario un bene diventa produttivo grazie alla qualità gestionale. La produttività è dinamica legata cioè alla capacità di chi gestisce d’inserire il bene nel circuito virtuoso ad esso più congeniale, attivando al meglio tutti i fattori (il lavoro, il capitale, il prodotto e la sua innovazione, gli investimenti), nelle condizioni di mercato date. In concreto qual’è il valore dell’indotto prodotto dal porto e in che misura è possibile accrescerlo. Quanta occupazione ha creato? Diretta e indotta e sue potenzialità di miglioramento.

Un porto turistico vende non solo posti barca, (visione del Porto turistico come fosse un parcheggio) ma soprattutto servizi .

E sui servizi, come conferma chi ci lavora , c’è un grande margine di sviluppo. Legate a queste osservazioni vi è l’ultima considerazione. Si proclama senza dimostrarlo, neanche fosse un articolo di fede, che l’utile societario non potrà mai eguagliare il ricavato di una eventuale vendita del pacchetto azionario. Mentre si dà per scontato l’entità dell’incasso di tale vendita ,nulla viene detto sull’utile di gestione nell’anno di grazia 2007. E ancora qual è l’utile previsto nei prossimi tre anni? Qual’è il piano industriale di questo porto? Come s’inserisce nel mercato in crescita del diportismo, in particolare nel Golfo di Napoli dove si stanno preparando altri tre porti, Bagnoli, Mologiglio, Vigliena, oltre a quello di Capri, che porteranno a 2278 l’offerta posti barca, a parte i 491 di Procida, senza contare i 1159 di Agropoli. Quindi concentrazione che se non viene seguita con oculatezza rischia di buttare il nostro porto fuori mercato e vanificare l’investimento fatto.
Come non vedere la delicatezza del momento, la necessità di curare al massimo la fase di lancio del porto stesso, legandolo effettivamente al territorio, alla valorizzazione e riconversione delle tradizionali professionalità marinare in accordo con l’Istituto Nautico, alla visione di un turismo sostenibile, all’armonizzazione con l’ormai operativo “Regno di Nettuno”.

Come non vedere le complicazioni che verrebbero a crearsi per l’isola nella gestione complessiva di un Porto che somma esigenze così diverse: di transito passeggeri, commerciali, la pesca, il turismo e che quindi richiede una visione d’insieme, accompagnata da un effettivo potere di armonizzazione.

E veniamo all’ ultimo argomento. Conviene vendere poiché la generale tendenza alla privatizzazione ci regalerà un socio privato, il quale ricapitalizzando svuoterà il valore e il peso del nostro pacchetto azionario. Questa ipotesi che suona vagamente minacciosa è innanzitutto fortemente contraddetta dalle finalità di Italia Navigando società pubblica sorta nel 2002, quindi un periodo di dilagante sbornia privatistica, per “Consolidare e qualificare i sistemi locali di piccole e medie imprese e sostenere le regioni e gli enti locali nella realizzazione e nella gestione di progetti integrati di sviluppo della portualità e del turismo nautico. Pertanto promuove l’ineguagliabile patrimonio paesaggistico e architettonico delle coste italiane mediante la realizzazione di una rete nazionale di porti turistici, la messa a sistema entro il 2011 di una rete interregionale che connetta, prevalentemente nelle località costiere dell’Italia meridionale, circa 20.000 posti barca attrezzati”.

Ammettiamo che esista questa generale tendenza alle privatizzazioni, per la verità al momento clamorosamente contraddetta dalle misure attivate contro la crisi finanziaria internazionale, non è più produttivo opporsi con una gestione efficiente e mirante all’acquisto del 2% necessario a controllare la maggioranza della società. Ma obietta Muro la Regione non venderà mai perché lo dice l’Assessore Cascetta. Noi riteniamo che neppure Cascetta per quanto Assessore sia onnisciente. L’orientamento della Regione Campania può cambiare, sia perché cambiano le politiche, sia perché cambiano gli uomini, (Una pressione congiunta del Sistema-paese potrebbe alle prossime elezioni regionali esigere dai candidati di tutti gli schieramenti un impegno in tal senso). A favore di questo obiettivo c’è inoltre il federalismo fiscale ormai alle porte, il quale teorizza e impone la gestione diretta delle risorse territoriali da parte degli enti locali.

E il bilancio? Un accorta politica amministrativa esige che prima di vendere risorse strategiche per l’isola, come si è fatto in passato con le medesime motivazioni e senza risultati tangibili, si attivi un accorto controllo della spesa corrente. Altrimenti è facile prevedere l’ennesimo fallimento, ne garanzia sufficiente è una delibera che può essere corretta da un’altra delibera . In altre parole è prassi amministrativa corretta un’accorta politica di risparmio sulle spese, subordinando ai suoi risultati le scelte successive.
Nulla vieta di pensare che una politica di risparmio, questa si virtuosa unita ad una virtuosa gestione del porto turistico produca o avvicini quei fatali 700.000 euro annui che vengono indicati come l’altezza dell’asticella di questo salto nella virtù amministrativa da parte dell’Amministrazione Lubrano-Muro che finora tanto virtuosa non è apparsa. In conclusione tutta l’operazione si configura come politicamente non trasparente, priva di lungimiranza e amministrativamente superficiale e affrettata. Per questo chiediamo che venga abrogata o perlomeno sospesa e discussa in un consiglio comunale aperto come già richiesto nell’istanza che abbiamo presentata.
Al fondo anche in questo caso emerge con scandalosa evidenza uno dei limiti storici di questa amministrazione, limite politico-amministrativo e culturale. Come dimostra anche la vicenda Sepa in questi giorni ribattezzata Sap l’aspetto gestionale di un investimento infrastrutturale o culturale, viene sistematicamente ignorato. Si tratti di un evento o di una infrastruttura, dei cassonetti interrati, del Parco letterario, o del Porto turistico, del Vento del Cinema o del Ripascimento spiagge, si dà per scontato che il compito amministrativo si realizzi essenzialmente nel reperire il finanziamento speso il quale, con il suo corollario di benefici immediati per i soliti ignoti, l’oggetto marcerà (o marcirà) da sé. Riparte allora la caccia ai soldi, piluccando tra questa o quella legge, tra questo o quel fondo Europeo, nazionale, regionale, in vista di un altro generoso, dispendioso e sicuramente sterile, per l’interesse pubblico, traguardo.
D’altra parte una cultura gestionale presuppone a monte un progetto e a valle degli obiettivi, sottintende una idea-paese in rapporto alla quale selezionare le cose da fare, le priorità da perseguire, gli obiettivi da raggiungere. Ed è questo che oggi manca soprattutto a questa Amministrazione, un’idea di futuro per l’isola capace anche di valorizzare lo slancio etico delle molteplici energie che scalpitano inascoltate sotto la superficie apparentemente quieta della nostra malgrado tutto ancora bellissima isola.


Comunicato stampa

Coordinamento Cittadinanza Attiva Procida

Edited by doclubrano - 8/10/2008, 10:43
 
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Leo Pugliese
CAT_IMG Posted on 8/10/2008, 09:58




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"Una montagna nel travaglio del parto emetteva gemiti mostruosi, e in ogni parte del mondo l'attesa era enorme. Ma quella partorì un topolino."
FEDRO


Niente di nuovo. Solo contumelie. Nessuna risposta. Nessuna proposta. Niente di niente. Va bene così come sta. Fiduciosi che qualche mente ci illumini. Intanto il bando sta per scadere. E gli interlocutoiri VERI resteranno solo in pochi.


 
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doclubrano
CAT_IMG Posted on 8/10/2008, 10:08




Caro leo, sembra proprio che sia così. Il tentativo di voler essere un interlocutore serio, tentando la strada della public company, sembra essere
abortita sul nascere. Staremo a vedere cosa succederà. A noi forse non ci resta che parlarne?

A tale proposito, vorrei portare un contributo a questa discussione attraverso un commento che ho trovato sul sito. www.giurdanella.it/7875
In particolare porrei attenzione sulla parte che ho evidenziato in rosso, che si sofferma sull'aspetto della obbligatorietà di cedere le quote di partecipazione anche ninoritarie in società da parte dei comuni.
Interessante la dichiarazione di Ennio Lucarelli, Aitech-Assinform, rilasciata al Sole 24 Ore l'8 ottobre 2007
Segue poi la relazione di accompagnamento del Governo Prodi al disegno di legge.
Allego anche il file in pdf. Buona lettura.

Ciao Francesco

Societa' a partecipazione pubblica
Le Spa miste nel disegno di legge finanziaria 2008

Il disegno di legge finanziaria per il 2008 contiene importanti novita' in materia di società a partecipazione pubblica.

Le Pubbliche amministrazioni dovranno dismettere le loro partecipazioni in società che non siano strettamente necessarie per svolgere i loro fini istituzionali.

L’articolo 87 vieta infatti alle P.A. di costituire "società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente o indirettamente partecipazioni anche di minoranza in tali società".

Si tratta di un divieto, rivolto a tutte le Spa pubbliche, che in qualche modo riprende l'originario divieto posto, alle amministrazioni locali e regionali, dall'articolo 13 del primo decreto Bersani.

E' stato scritto (Sole 24 Ore dell'8 ottobre) che solo "in apparenza è una norma che vuole tutelare la concorrenza e il mercato". In realtà "l'articolo 87 della Finanziaria rischia di creare l'effetto esattamente opposto, allargando, e non restringendo, il campo di azione delle società controllate o anche soltanto partecipate da enti pubblici, che utilizzano il legame diretto con l'ente controllante per fornire servizi a loro e ad altre amministrazioni pubbliche". Ciò perchè "l'interpretazione larga della norma consente infatti di comprendere, nelle attività necessario a perseguire finalità istituzionali, attività che vanno dai servizi informatici a quelli di telefonia, dalle pulizie alla manutenzione degli stabili (così, Ennio Lucarelli, Aitech-Assinform, dichiarazione rilasciata al Sole 24 Ore l'8 ottobre)"

E' utile leggere la relazione di accompagnamento del Governo al disegno di legge, ora all'esame del Senato (con in calce il testo dell'art.87):

"L'articolo 87 dispone, al fine di tutelare la concorrenza e il mercato, che le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non possano costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, nè assumere o mantenere direttamente o indirettamente partecipazioni, anche di minoranza in tali società. Sono sempre ammesse, invece, da parte di suddette amministrazioni e nell'ambito dei rispettivi livelli di competenza, la costituzione di società che producono servizi di interesse generale.

E' ammessa, altresì, l'assunzione di partecipazioni in tali società, previa autorizzazione dall'organo competente con delibera motivata.

Alle medesime amministrazioni è fatto obbligo di cedere a terzi, entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge e nel rispetto delle procedure ad evidenza pubblica, le società e le partecipazioni vietate ai sensi del comma 1.

La stessa norma prevede che le amministrazioni pubbliche - nei casi in cui sia necessaria la costituzione di società o enti, comunque denominati, oppure l'assunzione di partecipazioni in società, consorzi o altri organismi - adottino i provvedimenti di trasferimento delle risorse umane, finanziarie e strumentali presso tali soggetti, provvedendo, contestualmente, alla rideterminazione della propria dotazione organica. Sino all'effettuazione di tale rideterminazione, le amministrazioni non possono assumere personale a qualsiasi titolo.

La creazione di enti e società per lo svolgimento di compiti di rilevanza pubblica è e rimane uno strumento utilissimo per perseguire maggiore efficienza a vantaggio della collettività; scopo della norma è quello di evitare forme di abuso (la cui esistenza è verosimile, tenuto conto che sono circa tremila, ad esempio, le società partecipate dalle pubbliche amministrazioni) che sottraggono l'agire amministrativo ai canoni della trasparenza e del controllo da parte degli enti pubblici e della stessa opinione pubblica. A tal fine si prevede quindi, che l'operazione debba avvenire sotto il diretto controllo dei collegi dei revisori e degli organi di controllo interno delle amministrazioni e dei soggetti interessati, i quali devono relazionare al Dipartimento della funzione pubblica e alla Ragioneria generale dello Stato (amministrazioni istituzionalmente preposte al controllo dell'efficienza amministrativa, della razionalizzazione delle strutture e del contenimento dei costi), nonchè segnalare eventuali inadempienze anche alla Corte dei conti".

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le_Spa_miste_nel_disegno_di_legge_finanziaria_2008.pdf ( Number of downloads: 16 )

 
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Engine_84
CAT_IMG Posted on 10/10/2008, 15:28




Riportiamo la lettera aperta sulla questione “Marina di Procida”, che il PARTITO DEMOCRATICO ha inviato al Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali, Difensore civico, Partiti politici, Associazioni del settore e alla Stampa.


Sindaco
Assessori
Consiglieri Comunali
Difensore Civico
Associazioni
Stampa

Oggetto: riflessioni su “ Isola di Procida navigando s.p.a.”

Gentili Signori,

cogliamo l’occasione del fervido dibattito in corso sulla cessione da parte del Comune della sua quota di partecipazione (49%) nella Società “Isola di Procida navigando s.p.a.” per ribadire la posizione del locale Partito Democratico sulla vicenda.
La proprietà della Società deve essere pubblica, o meglio comunale, la gestione deve essere ispirata a criteri privatistici (efficienza, efficacia, economicità e trasparenza) con benefici diretti e indiretti per la l’imprenditoria locale e la collettività..
Il Comune di Procida non deve vendere la sua quota.
E’ una posizione che vuole riflettere la vocazione turistica dell’Isola e le indubbie utilità per tutta la collettività, oltre ad essere in linea con la politica del Governo nazionale che al Salone Nautico di Genova ha illustrato il “Piano di rilancio per la portualità turistica nel Mezzogiorno” con il coinvolgimento degli Enti locali.
Proviamo, ora, a riflettere sulla vicenda più in generale.
C’è la legge Finanziaria per il 2008 che vieta anche ai Comuni di mantenere partecipazioni in Società che producono servizi non necessari per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali.
Prima osservazione: si può dire che il servizio erogato da “ Isola di Procida Navigando” non sia “ necessario” a perseguire le finalità di un Comune circondato dal mare e vocato al turismo?
Inoltre, ove si ritenesse che tale Società eroghi un servizio non necessario per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune, allora occorrerebbe, quanto meno per coerenza, procedere altrettanto celermente (???) a scorporare dalla S.A.P. il ramo dedito, al momento per statuto, alla gestione del porto della Corricella e dismetterlo!
Proseguendo, la stessa legge Finanziaria per il 2008 pone una data limite per la dismissione: 30.6.2009; riteniamo, e le prime sentenze lo confermano, che entro il 30.6.2009 occorra che il Consiglio Comunale adotti la delibera di dismissione, la vendita può aver luogo anche oltre, a parte il fatto che nel frattempo il Parlamento sta valutando la possibilità di far slittare tale data.
Invece il Consiglio Comunale di Procida, a maggioranza, ha ritenuto fin dal 16 giugno 2008 di deliberare la dismissione e la Giunta ha approvato successivamente l’Invito a manifestare interesse all’acquisto della quota del capitale sociale detenuta dal Comune di Procida , in ragione del 49% nella società per azioni “Isola di Procida Navigando”entro il 10 ottobre 2008, non lasciando il tempo ad alcuno sforzo locale di organizzarsi per provare a concorrere.
E’ una velocità che anche la miglior “politica del fare” non conosce e ricorda, da vicino, la vicenda S.E.P.A. con l’ istituzione nel 2003 della tariffa d’igiene ambientale (T.I.A.): primo Comune in Italia! E sappiamo tutti “quella velocità, quell’ansia di fare” quali conseguenze disastrose ha prodotto.
La rapidità decisionale, in tale circostanza, lascia quindi perplessi; la reale motivazione della dismissione è dunque un’altra e lo si dica, almeno una volta, con chiarezza: “FARE CASSA” per provare a tamponare o rinviare nel tempo il disastro finanziario del Comune conseguente all’incapacità ed incompetenza gestionale dell’Amministrazione Comunale.
A proposito, il ricavato di tale dismissione non doveva avere una specifica destinazione?
E invece con l’ultimo Consiglio Comunale del 30 settembre u.s. una parte del ricavato (stimato prima in 10 milioni di euro, poi in 8 milioni di euro,…….!) è stata impegnata a coprire l’ennesima falla di bilancio ( € 520.000 circa) ed un’altra parte è stata destinata a coprire pro-quota l’ennesimo debito fuori bilancio ( € 2.200.000 circa).
D’altro canto perché non fare un’unitaria ed organica ricognizione di tutte le Società partecipate dal Comune e poi deliberare?
Perché si è avuta fretta a voler dismettere solo la partecipazione in “Isola di Procida navigando s.p.a.” e rinviare l’adozione della delibera per le altre partecipazioni?
Ritornando, poi, all’Invito a manifestare interesse all’acquisto”, si può dire che, come prevede la legge in materia di dismissione, siano stati rispettati i criteri di:
- trasparenza,
- non discriminazione;
- diffusione dell’azionariato?
Spostando il campo delle riflessioni, ci chiediamo:
le ricadute territoriali desiderate da tale Società (come dice il ns. Sindaco: sviluppo turistico-commerciale, posti di lavoro,……) sono visibili o quanto meno percepibili?
I “Cedesi attività commerciali” proliferano (i dati ufficiali confermano), le attività turistiche provano a galleggiare con il solo sforzo dei privati, per non tacere poi della “qualità” dei nuovi posti di lavoro che la tale Società avrebbe creato!
D’altronde pur essendo Soci di minoranza si può, ovviamente se si vuole applicare il diritto societario,
• partecipare alla gestione di una Società e determinare le decisioni;
• esercitare il controllo;
• contrastare gli eventuali disegni egemoni del Socio di maggioranza privato o pubblico che sia.

Ci sia consentito, in conclusione, porci l’ennesima domanda (per la verità è la solita):
Siamo di fronte a :
• approssimazione ?
• inadeguatezza?
• presunzione ?
• incapacità ?
• incompetenza?

Procida, 4 ottobre 2008 Partito Democratico di Procida
 
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Leo Pugliese
CAT_IMG Posted on 10/10/2008, 20:41




CITAZIONE (Engine_84 @ 10/10/2008, 16:28)
Siamo di fronte a :
• approssimazione !
• inadeguatezza !
• presunzione !
• incapacità !
• incompetenza!

la vostra sicuramente: al di là dei soliti aspetti che oramai non servono + o quasi + ma servono solo ad "avvelenare" un clima già teso, non c'è uno straccio di proposta concreta. Niente di niente. Solo una specie di proposta un mostro dirigenziale chiamato pubblico ma "ispirato a criteri privatistici" come a pensare che solo il fatto di essere pubblico debba essere perdente o passivo. Per la serie vogliamo il Pubblico ma anche il privato. un pasticcio insomma. fifty fifty e tutti a casa. bah
 
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doclubrano
CAT_IMG Posted on 12/10/2008, 22:40




Carissime/e,
questo topic sembra davvero acceso, con una molteplicità di interventi e di documenti di molti esponenti politici, gruppi, associazioni, che ne arricchiscono la riflessione.
Oggi possiamo dire che la vicenda dedl porto turistico ha un punto fermo. 2 giorni fa il 10 ottobre 2008 è scaduto il bando per la manifestazione di interesse per partecipare alla acquisto del 49% delle quote che il nostro Comune cederà, per le ragioni addotte sopra nella lettera del Vice Sindaco Muro.
Una vicenda chiusa? Forse si, da un certo punto di vista, perchè coloro che hanno presentato domanda (vedi notizia il porto interessa scaduto il termine per la manifestazione d'interesse) avranno legitimità ad accedere alle "carte" della società e dicidere se acquistare.

Comunque, per completezza d'informazione su questa questione riporto la notizia apparsa sul Procida Urban Blog: procida.blogolandia.it
Procida. Riunione delle Commissioni Consiliari sulla questione porto turistico., e far si che si possa avere una visione più completa e continuare un dibattito che speriamo non sia vano, quanto meno nel far nascere una coscienza critica e suscitare nel procidano l'interesse per la res pubblica.
Saluti Francesco


"Giorno 6 ottobre scorso, così come stabilito nell’ultimo Consiglio Comunale, si è tenuta una riunione congiunta delle Commissioni Consiliari Bilancio e Patrimonio presiedute, rispettivamente, da Giuseppe Mazzella di Bosco e Gennaro Cibelli, per un approfondimento del problema: cessione quota societaria in “Isola di Procida Navigando”. Presenti i Vice Presidenti del consiglio comunale Pasquale Sabia e Maria Capodanno, i consiglieri Domenico Aiello e Dino Ambrosino, per l’Amministrazione il Vice Sindaco, con delega alle Partecipate, Luigi Muro e gli Assessori Vincenzo Capezzuto e Lella Aiello, in qualità di esperto per la minoranza Pasquale Lubrano.

Il Vice Sindaco Muro ha ribadito i contenuti della lettera aperta resa pubblica nei giorni scorsi sulle ragioni della cessione (obbligo di legge, necessità di risanare la situazione finanziaria, porsi al riparo dagli effetti e possibili conseguenze della privatizzazione di Campania Navigando, socio di maggioranza), ed ha annunziato che, in applicazione delle norme della Legge Finanziaria 2008, saranno poste sul mercato le partecipazioni societarie nel “Parco Letterario” così come nei vari consorzi in cui il Comune é presente. Pasquale Lubrano ha chiesto che fosse discusso anche l’ordine del giorno presentato dalla minoranza in consiglio comunale e rinviato in Commissione, sottolineando la necessità che sia il consiglio comunale ad esprimersi sull’accettazione del risultato della procedura in corso e che il ricavato fosse finalizzato ad estinguere i mutui che gravano sul Bilancio. L’ordine del giorno é stato approvato con voto unanime. Il Vice Sindaco, inoltre, ha richiamato la necessità di estinguere anche una quota dei debiti fuori bilancio che con apposite transazioni potrebbero ridursi nel loro ammontare. Gennaro Cibelli si é detto d’accordo, proponendo che ove il ricavato fosse stato cospicuo, oltre a ciò si provvedesse a realizzare obiettivi di carattere sociale. L’osservazione é stata condivisa dai presenti. Maria Capodanno ha ricordato le occasioni non colte negli anni per una gestione dei porti turistici della Chiaiolella e della Marina Grande che vedesse compartecipe il Comune e l’imprenditoria locale e la richiesta non accolta di acquisto dell’ulteriore 2% da parte del Comune in “Isola di Procida Navigando” che avrebbe cambiato radicalmente tante situazioni. Mimmo Aiello ha posto l’accento di una costante pubblica partecipazione nelle varie scelte. Anche questa osservazione ha trovato tutti concordi. Poiché giorno 10 ottobre scade il termine per la presentazione delle dichiarazioni di interesse all’acquisto, i lavori sono stati aggiornati a data successiva per le opportune valutazioni.

Queste le impressioni che abbiamo potuto raccogliere a margine della riunione e, tutto sommato, seppur con qualche precisazione tutti sembrano condividere il percorso intrapreso dall’Amministrazione, ovvero vendere le quote detenute in Isola di Procida Navigando Spa."

 
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Engine_84
CAT_IMG Posted on 12/10/2008, 22:55




non è propriamente vero, informati...
 
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doclubrano
CAT_IMG Posted on 12/10/2008, 22:58




Bene Domenico se mi mancano informazioni in merito ti prego di fornirle, a quanti leggono, per completezza.
Non credo ci siano segreti di stato. A me mancheranno, ma se tu conosci meglio la vicenda, ottima cosa, integra il mio intervento. ^_^
Non credo che dobbiamo fare un botta e risposta, la mia moderazione era volta a riaprire il discorso che sembrava un pò fermo.
Certamente è realtà la chiusura di un termine e abbiamo alcune certezze, non tutte.
Delle pretendenti ci sono, aspettiamo di sapere chi sono.
Notte Francesco :D
 
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Engine_84
CAT_IMG Posted on 12/10/2008, 23:07




no frà io vorrei ma il discorso cui ho assistito è stato lungo e rischierei di non riuscire a riportare le giuste informazioni; consiglieri di minoranza come dino hanno espresso un parere chiaro, e negativo sulla vendita del porto, lui stesso potrà delucidarci...
 
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doclubrano
CAT_IMG Posted on 12/10/2008, 23:15




Bene Dom aspettiamo l'intervento di Dino in questo topic, affinchè ci dica, quanto emerso della posizione della minoranza in commissione, in particolare la sua, come tu citi.
Quanto io ho riportato è un comunicato stampa che dava notizia degli esiti della riunione. Ad oggi non sono pervenute smentite a procida.blogolandia.it procida.blogolandia.it
Su tale sintesi, che proprio perchè tale può mancare di dettagli, ripeto aspettiamo le integrazioni e l'eventuale verbale della Commisssione.
Visto che è una riunione pubblica e il cittadino ha ragione di sapere, chi amministra per suo mandato (dipendenti pubblici i 21 consiglieri comunali) cosa decide decide in quelle che invece sembrano essere le "segrete stanze del potere".
Qualora ci pervenisse non esiteremo a pubblicarlo in allegato.
Ciao Francesco :)

Edited by doclubrano - 14/10/2008, 19:32
 
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doclubrano
CAT_IMG Posted on 13/10/2008, 01:22




Le notizie si rincorrono ecco ulteriori aggiornamenti da procida.blogolandia.it
Procoda. Il Consiglio Comunale sarà convocato per discutere sulla questione porto turistico

Il Coordinamento Cittadinanza Attiva, incassa il SI del Presidente Giorgio Fromisano, che convocherà il Consiglio Comunale sul porto turistico. Soddisfazione espressa da Tommaso Forestieri, estensore della richiesta, che riportiamo nella lettera qui sotto.

Procida, 12 Ottobre 2008

Carissimi amici,

questo mio intervento successivo a quello sulla questione del porto turistico di Marina Grande, è dovuto solo alla circostanza che il Presidente del Consiglio Comunale, con una propria nota del 06/10/2008, si è impegnato ad inserire nell’o.d.g. della prossima seduta consiliare, l’istanza presentata dal Coordinamento Cittadinanza Attiva, per l’adozione nel merito di un atto deliberativo ricognitivo.

Non c’erano mai stati dubbi sulla correttezza della procedura seguita dal sottoscritto, quale estensore materiale dell’istanza suddetta ai sensi del 1° e 5° comma dell’art. 9 del vigente Statuto del Comune.

Pertanto rendo pubblica la nota del Presidente del Consiglio Comunale sig. Giorgio Formisano, e con ciò desidero sottolineare che in uno Stato di Diritto, non si possono ignorare le leggi nazionali e regionali e, tantomeno, lo Statuto Comunale, introdotto e ormai incardinato dal lontano 1992 nell’ordinamento dei Comuni e delle Province, per effetto della legge 142/1990 e successive modifiche e integrazioni (testo unico art. 8 Decreto Legislativo n. 267/2000).

Inoltre, se si è convinti assertori della partecipazione popolare dei cittadini, singoli o associati, alle decisioni dell’Amministrazione Locale, allora bisogna insistere, perché, come avete potuto notare, le bugie hanno le gambe corte, e la verità viene sempre a galla. Con ciò voglio sollecitare i cittadini a fare tesoro di tutte le norme dello Statuto Comunale e dei relativi regolamenti attuativi.

Gli altri obbiettivi da perseguire, nei prossimi giorni, per la piena attuazione del vigente Statuto e dei suoi regolamenti attuativi sono:

1. La sollecitazione al Sindaco, autorità competente in materia, per la costituzione delle varie consulte, divise per aree tematiche, previste (ma purtroppo mai fatte decollare, rimaste lettera morta) dallo Statuto e dal relativo documento attuativo.
2. La sollecitazione al Consiglio Comunale per la nomina del Comitato dei Garanti, organismo vitale per l’indizione e lo svolgimento per eventuali referendum popolari a livello comunale.
3. La sollecitazione al Consiglio Comunale, affinché il Difensore Civico, renda al medesimo organo la sua relazione annuale sull’andamento del suo mandato, previsto dalle norme statutarie.
4. La sollecitazione al Sindaco, affinché, ai sensi dell’art. 26 dello Statuto Comunale, indica la Conferenza Annuale sull’andamento dei servizi comunali entro e non oltre il 31/12/2008.
Qui di seguito si pubblica la succitata nota del Presidente del Consiglio Comunale sig. Giorgio Formisano, del 06/10/2008.

Cordialmente Tommaso Forestieri


COMUNE DI PROCIDA
(Provincia di Napoli) Procida 06 Ottobre 2008
Protocollo n. 14161

Al Coordinamento Cittadinanza Attiva di Procida.

Oggetto: Vs proposta di adozione atto deliberativo consiliare prot. N. 13294 del 17 Settembre 2008-

In relazione alla Vs proposta, si comunica che il Consiglio Comunale nella seduta del 30 Settembre u.s.
- delibera n 43- ha già stabilito in via autonoma di sottoporre l’argomento della vendita delle quote azionarie del Comune nella società di gestione del porto di Marina Grande, all’esame della Commissione consiliare.
Pertanto, appena saranno conclusi i lavori di detto organo consultivo, sarà cura dello scrivente convocare il Consiglio Comunale sulla proposta presentata da codesta Associazione unitamente al parere della commissione per unicità di discussione.

Distinti saluti
Il Presidente del Consiglio Comunale
Giorgio Formisano
 
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Pasquale Scotto
CAT_IMG Posted on 13/10/2008, 11:31




Mamma mia quanto parlare e fare tante chiacchiere. Ma i fatti dove sono? come si scire sui manifesti funebri: "meno fiori e più opere di bene"!
Anche dal blog Procidaniuse, arriva la lettere aperta a firma del duo Cerasa&Capobianchi. Adesso siamo completi. Noè la nave è carica salpiamo!!
statev'buon'.
Pasquale

Gentile Luigi Muro,
La tua lettera aperta sulla questione porto testimonia il tuo coraggio a mettere nero su bianco “a futura memoria” e questo sicuramente ti fa onore.
Ciononostante ci stimola alcune considerazioni sull’amministratore e una serie di domande sull’argomento in oggetto.
Fare l’amministratore è molto difficile: devi avere doti politiche (dialettica, organizzazione del consenso, carisma, leadership etc) e doti amministrative (essere un buon manager e sapere scegliere collaboratori e manager). Mentre non mettiamo assolutamente in dubbio, per quel che ti riguarda, le prime abbiamo qualche perplessità sulle seconde.
Scusa la nostra analisi da salumiere ma, per noi, un buon manager si vede quando apre il “ tiretto del suo bancone”.
Purtroppo dal “bancone” del nostro comune che tu hai amministrato come sindaco prima e come vicesindaco poi (tra l’altro con delega alle partecipate) escono ahinoi solo debiti, troppi debiti.
E non basta neanche dire che sono debiti ereditati perché un’amministrazione
virtuosa avrebbe dovuto in questi 12-13 anni PRIMADITUTTO pensare a risanare le finanze del comune. Non volendo evidenziare che invece la tua
amministrazione, costituita da figli e nipoti dei precedenti amministratori,
ha operato con gli stessi metodi.
Senza voler metter in dubbio la tua buona volontà e la tua buona fede, al tuo posto ci chiederemmo se non fosse il caso di riconoscere (tutto il rispetto per chi lo fa) gli errori fatti e farsi un momento da parte.
Per carità non vogliamo e non possiamo dare lezioni di amministrazione a nessuno ma la nostra logica terra terra ci porta a queste conclusioni. Speriamo che non ce ne vorrai e non lo considererai l’ennesimo attacco personale.

Passiamo all’argomento porto turistico.Continua...
 
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IlGiocoliere
CAT_IMG Posted on 13/10/2008, 13:13




guardi ,dall'alto della sua critica, fermoreastando che condivido tutto ciò che ha scritto , oltre a condividere tutti gli altri interventi...o quasi tutti (ovvio tranne quello del Sign. Vicesindaco) non mi sembra che nel suo intervento si evincano particolari proposte, o meglio non ve ne sono...
anzi vedo che segue più spazi di discussione e fà osservaizoni su tutto, criticando gli altri...ma lei??? forse dopo il suo intervento siamo davvero al completo...salpiamo và....

Saluti Giocolieri
 
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MARIANO CASCONE
CAT_IMG Posted on 14/10/2008, 15:48




Complimenti a Tommaso Forestieri per aver messo un punto fermo in questo mare di kiakkiere.
In merito al comportamento del Presidente del Consiglio Comunale, Sig. Formisano, non c'è nulla da ringraziare...il suo è semplicemente un atto dovuto.
Bravo Tommaso e tutti quelli che hanno lavorato con lui per questo risultato.
Spero solo che quando l'illustre Presidente si degnerà di convocarlo non sarà troppo tardi.
Mi auguro che l'opposizione vigili e sia altrettanto determinata...
 
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dino ambrosino
CAT_IMG Posted on 14/10/2008, 21:35




L'augurio di Mariano è ben accetto ma superfluo, da questa parte della barricata non si è mai lesinato impegno, coerenza e determinazione.
Per quanto riguarda il risultato di Forestieri...fossi in lui non sarei entusiasta della risposta del Presidente del Consiglio Comunale che non ha dato nessuna scadenza per l'inserimento dell'ordine del giorno, in quanto dice <<pertanto, appena saranno conclusi i lavori di detto organo consultivo, sarà cura dello scrivente convocare il Consiglio Comunale sulla proposta presentata da codesta Associazione unitamente al parere della commissione per unicità di discussione.>>
E sinceramente per ottenere questo non c'era bisogno nè di Forestieri nè del Presidente Formisano, in quanto è già stabilito che il Consiglio si dovrà prossimamente pronunciare sulla definizione della vendita del porto.
Ed a proposito di questo devo riprendere Francesco perchè è stato troppo superficiale nell'esprimere il suo giudizio in merito ai lavori della Commissione Consiliare. Nessuno della minoranza ha detto di essere d'accordo con la vendita del porto. Del resto la Commissione non era stata convocata per stabilire se vendere oppure no, ma perchè l'Amministrazione spiegasse come intendeva utilizzare i soldi qualora la vendita si fosse realizzata.
Ricordo inoltre a chi fa finta di non capire che le Commissioni sono organi consultivi dove non si vota un bel niente: la decisione di vendere il porto fu presa dalla maggioranza in Consiglio Comunale all'atto di approvazione del Bilancio di previsione pluriennale. In quella occasione solo la minoranza votò contro, con buona pace di altri consiglieri che oggi si proclamano contrari.
Il prossimo passaggio sulla questione sarà una nuova votazione del Consiglio Comunale che stabilirà se le offerte pervenute sono congrue oppure no. In quella sede avremo chiarezza contando chi e quanti alzeranno la mano a favore e contro.
 
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60 replies since 18/9/2008, 10:53   2177 views
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