| Ho pensato
di aprire questo tavolo virtuale di discussione e di proposte, per permettere
a chiunque ne fosse interessato,di formulare,spero ,in modo chiaro e conciso,precise istanze,logicamente molto dibattute e sentite dal popolo procidano, eventualmente "da porre all'attenzione e al vaglio dei nostri futuri amministratori",che ,certamente ,se ne faranno carico.
Per quanto mi riguarda,molto sono gli argomenti che mi stanno molto a cuore; per il momento mi soffermerò solo su tre:
1- Secondo me una grande battaglia che dovrebbero fare tutti,in primis i politici, è "il nostro DIRITTO sacrosanto" ad appropiarci dell'accesso "libero e incondizionato",senza gabelli,alla risorsa "MARE".
A oggi "lo status quo" è che i possessori di gozzi, a M. Grande,devono pagare "minimo Euro 600" per avere il gozzo a mare.
Vi chiedo,è giusto questo?,i nostri avi hanno goduto ,da sempre, il "loro mare",perchè non è piu così?
Va bene "la nautica",che porta ricchezza a pochi e non a tanti,va bene "l'indotto": MA NON TOGLIETICI LO SPAZIO VITALE PER NOI
I nostri amministratori hanno regolarizzato "lo status quo",ma alle nuove geneazioni,ai nostri figli, chi ci pensa? A mio figlio ,quando era adoloscente,e mi domandava:Ma ,papà, perchè non ci compriamo un canotto?,sapete che ci ho detto ,con la morte nel cuore:non possiamo farlo, perchè non c'è posto libero per ormeggiare,sempre che non ci si mette mano al portafoglio,con un bel "salasso".
Quindi "dobbiamo assolutamente riprenderci il nostro spazio vitale",per il bene dei nostri figli e dei figli dei nostri figli.
Proposte che farei: 1-Riformulazione di nuovi "progetti porti" che diano priorità assoluta alle esigenze attuali e future dei procidani.
2-Negoziare eventualmente,con il demanio marittimo,per un "allargamento cospicuo" degli specchi d'acqua per i procidani.
2-I "Parco Marino" ha bisogno di essere ridisegnato,sulle orme di un maggior approcio alle tematiche e agli interessi "vitali" della pesca isolana,che ne risulta molto penalizzata:infatti molte "saccaleve" stanno per essere disarmate e demolite.E' una cosa "INACCETTABILE" NE' VA DELLA NOSTRA ECONOMIA E DEL NOSTRO FUTURO LAVORATIVO A MARE".
Poi ci sono le esgenze spicciole,ma anch'esse vitali, di chi "dopo aver lavorato una vita sulle navi",non ha nemmeno quella piccola ma grande soddisfazione "di buttare una piccola rete a mare",non per depredare esso, ma per portare due pesci da mangiare a casa propria.
Questo è una vera e propria ingiustizia.
Bisognerebbe dare qualche possibilità,magari facendo "PRESSIONE" sul Dirttore del Parco,affinchè ciò avvenga "ANCHE PAGANDO UN UNA TANTUM ANNUALE" NON PENSO CHE SIA LA FINE DEL MONDO: IL MARE SOFFRE DI BEN ALTRI MALI, COME GLI SCARICHI INQUINANTI DELLE INDUSTRIE ED I DEPURATORI CHE NON FUNZIONANO.
3-Bisognerebbe rivedere le "disposizioni" del REgno di Nettuno" circa "la pesca subacqea"
Non penso che "questi" siano "i predoni del mare" anzi la loro pesca non è inquinante nè dannosa alla posidonia,ed inoltre "E' MIRATA E SELETTIVA"
Edited by doclubrano - 31/7/2009, 16:50
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